MI PRESENTO

Ciao a tutti!
Mi chiamo Sara e sono una donna-moglie-mamma appassionata di ... lana.
Diversi anni fa, quando ancora ero una bambina, chiesi a mia nonna di insegnarmi a fare una sciarpa. L'impresa si rivelò ardua: mia nonna faceva dei veri capolavori con ferri e uncinetto ma non era molto brava a tramandare la sua arte e ben presto abbandonai i diversi tentativi di farmi la sciarpa.
Tutto cambiò quando conobbi mio marito, alias superG e, soprattutto quando insieme decidemmo di allargare la famiglia. Ora con le nostre bellissime bambine, soprannominate L1 la maggiore e L2 la minore, mi sto letteralmente sbizzarrendo con i ferri.
Con questo blog vorrei condividere con voi ogni mia creazione, partendo da ciò che ho fatto per le bimbe, passando per il mio matrimonio e continuando per tutto ciò che mi verrà in mente di creare.
Ormai ferri e uncinetto fanno parte di me e del mio modo di essere e credo che non me ne separerò mai. Buona visione!

sabato 31 gennaio 2015

VARESE, articolo di oggi 31 gennaio 2015

Il bimbo sta male, lei chiede aiuto
«Perché nessuno si è fermato?»


Il cuore del piccolo di due anni ha smesso di battere mentre era in auto con la mamma. Lo sfogo: «Urlavo, ma intorno soltanto indifferenza». Salvato da una ragazza e dal 118

Così inizia l'articolo su La Provincia, quotidiano di Varese.
Lo leggo ma non credo ai miei occhi. Lo rileggo. Rimango basita, indignata, impaurita in un certo senso.
Mi chiedo come si faccia a essere sempre così indifferenti, sospettosi, egoisti e impreparati davanti ad una emergenza, davanti al prossimo.
Una donna urlava, chiedeva aiuto perché il suo piccolo stava male, il suo cuore aveva smesso di battere. Si trovava in una via molto battuta di Varese, soprattutto a quell'ora del mattino. E la gente cosa ha fatto? Ha preferito guardare dall'altra parte, non fermarsi, IGNORARE nel modo più assoluto una persona che chiedeva aiuto.
Mi chiedo: ma in che razza di posto viviamo? E se questa cosa fosse successa a voi che avete preferito tirare dritto?
Meno male, però, che una ragazza si è fermata e per quanto ha potuto ha prestato aiuto mentre l'automedica stava per arrivare.
Meno male che ancora c'è qualcuno che non pena solo a sé stesso.
Trovate l'articolo completo qui:
http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Cronaca/il-bimbo-sta-male-lei-chiede-aiutoperche-nessuno-si-e-fermato_1102517_11/


 

3 commenti:

  1. ..... meno male che si è fermata la ragazza giusta, quella che aveva seguito il corso di Primo Soccorso.... per gli altri.... il nulla... come se non fossero esistiti, che sensazione strana mi lascia l'immaginare la situazione rimane la possibilità che una persona accanto a noi stia male e noi non ci si renda nemmeno conto, ma dove abbiamo la testa? Sono sicura che una percentuale di quelli che non hanno visto la mamma in difficoltà pure saranno stati distratti dal telefonino. Ho letto tutto l'articolo. Speriamo che i medici riescano a rimettere in sesto il piccolino...

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  2. Durante la pausa pranzo ho letto nel quotidiano locale che il bimbo non ce l'ha fatta.... che tristezza ! Quale mistero più grande di quello del dolore innocente! Quale mistero inafferrabile (per ora) per noi quello del dolore che non può avere fine fino al ritrovamento come quello di una mamma che ha perso il figliolo.... non riesco a immaginarlo, ci provo ma sono sicura che non si può comprendere se non è stato vissuto sulla propria pelle! Mi sono subito ricordata di te e di quanto ti aveva commosso questa storia.

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  3. Cara amica,
    ho appreso la notizia ieri sera e mi sono indignata, commossa, arrabbiata.
    A questo proposito voglio partecipare (di nuovo) a un corso di primo soccorso e divulgare l'informazione attraverso il mio lavoro, sperando che non esista solo gente indifferente ed egoista.

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